1.6.4 La vigilanza


Informazioni
Le autorità cantonali competenti della vigilanza di solito sono integrate nell’ufficio cantonale della formazione professionale, ovvero il centro di competenza per tutte le questioni relative alla formazione professionale nel Cantone in questione. Le aziende formatrici, i formatori ma anche le persone in formazione possono rivolgersi all’autorità cantonale con eventuali domande e problemi.

Consulenza Gli uffici della formazione professionale, grazie al contatto con tutti gli operatori attivi nella formazione professionale, hanno una visione d’insieme della situazione, hanno un’ampia conoscenza del settore e l’esperienza necessaria. L’ufficio competente in caso di domande specifiche è quello della formazione professionale: l’azienda potrebbe impartire la formazione? Quante persone in formazione potrebbe formare alla volta? E così via. L’ufficio della formazione professionale decide anche sull’esonero o meno dalle lezioni alla scuola professionale, sulla riduzione o l’allungamento della durata della formazione professionale di base, se le conoscenze necessarie sono state acquisite e decide sulla compensazione degli svantaggi per persone con handicap durante la formazione e nelle procedure di qualificazione. I collaboratori degli uffici cantonali della formazione professionale che si occupano della vigilanza vengono chiamati ispettori del tirocinio o ispettori delle professioni.

Autorizzazione a formare
L’autorizzazione a formare le persone in una determinata professione, è rilasciata dall’autorità cantonale competente dopo un esame in loco (visita in azienda). Chi offre una formazione professionale di base a impostazione scolastica deve a sua volta disporre di un’autorizzazione a formare.

Qualità della formazione
L’ufficio della formazione professionale, prima di conferire l’autorizzazione a formare, valuta se l’azienda dispone effettivamente di formatori e il personale qualificato e controlla se essi dispongono della formazione professionale e pedagogico-professionale necessaria. Inoltre l’azienda formatrice deve attestare di essere attrezzata secondo gli standard e che è in grado di insegnare i contenuti previsti dalla formazione in questione.
Una volta conferita l’autorizzazione a formare, l’autorità cantonale continuerà a vigilare sulla qualità della formazione presso l’azienda formatrice (facendo visite in azienda, ecc.)

Misure di promozione Gli uffici della formazione professionale intervengono qualora siano necessari miglioramenti, ad esempio se mancano posti di formazione procedono all’acquisizione e creazione di nuovi. Collaborano con le associazioni di formatori professionali e sostengono le aziende che vogliono formare persone in una rete di aziende formatrici. Controllano che le nuove ordinanze sulla formazione professionale di base siano attuate in modo ragionevole, informando con largo anticipo le organizzazioni del mondo del lavoro e le aziende formatrici e discutendo sulle misure concrete in materia di attuazione. Controllano inoltre che i luoghi di formazione, ossia l’azienda formatrice, la scuola professionale e i centri per i corsi interaziendali, coordinino correttamente la formazione dal punto di vista contenutistico e temporale e che collaborino. È di loro competenza anche assicurarsi che gli uffici di orientamento professionale informino tempestivamente e in modo adeguato i giovani, i loro genitori e gli insegnanti delle scuole medie.

Soluzione delle situazioni di conflitto Quando le persone collaborano possono sorgere dei problemi, soprattutto quando i giovani che terminano le scuole dell’obbligo devono entrare nel mondo del lavoro. In una simile fase di grandi cambiamenti è normale che sorgano molte domande: domande sul senso della vita, distacco dalla famiglia, ambizioni al di fuori della sfera professionale e interessi (ad es. sport o musica), contatto con la cerchia di amici, esperienze d’amore e di separazione, orientamento politico, gestione delle dipendenze, gli stimoli provenienti dai media e dal consumismo e molto altro ancora. Trattare con persone che si trovano in una fase di vita difficile e che devono essere inserite nel mondo del lavoro non è facile. Conflitti riguardo alle prestazioni e all’atteggiamento sul posto di lavoro e alla scuola professionale possono mettere in pericolo una buona riuscita della formazione professionale. I collaboratori degli uffici della formazione professionale fungono da mediatori in situazioni simili, aiutando a risolvere i problemi mediante un dialogo conciliatore. Oltre all’intesa tra le parti in conflitto si possono applicare molte altre misure: preparazione di un esame intermedio, partecipazione a corsi di sostegno, prolungamento della durata della formazione professionale di base, passaggio dalla formazione triennale o quadriennale a quella biennale, cambiamento del luogo di formazione e interruzione della formazione professionale di base.










 

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