Ai sensi della Legge sulla formazione professionale (LFPr), gli adulti devono poter ottenere i titoli federali anche se non hanno completato un ciclo di formazione formale. Nella documentazione che prova che i candidati dispongono delle competenze necessarie per il conseguimento di un titolo professionale vengono considerate esperienze professionali ed extraprofessionali nonché la formazione professionale e le formazioni continue di carattere generale. Obiettivo principale: le stesse competenze portano agli stessi titoli. Ciò significa che per l’ottenimento di un titolo contano le competenze e non il modo in cui sono state acquisite. Di conseguenza la validazione degli apprendimenti acquisiti viene riconosciuta come una procedura di qualificazione tradizionale (esame finale).
Validazione La validazione degli apprendimenti acquisiti è la procedura mediante la quale un’istituzione, una scuola o un’autorità attesta che le competenze acquisite dal candidato nel corso di una formazione formale o non, equivalgono alle competenze di un determinato titolo. Ciò significa che nella procedura di validazione, gli adulti possono comprovare le loro competenze operative e pertanto recuperare un titolo professionale. La validazione degli apprendimenti non è possibile per tutti. La rispettiva organizzazione del mondo del lavoro stabilisce in quali professioni è possibile ricorrere a una procedura di validazione.
La validazione degli apprendimenti è uno dei compiti dei partner della formazione professionale, ovvero le organizzazioni del mondo del lavoro, la Confederazione e i Cantoni.
Guida federale Nel quadro di un progetto indetto dalla SEFRI (che ai tempi si chiamava ancora UFFT) e dalla SECO, nel 2005 è stata elaborata una "guida federale" per la validazione degli apprendimenti acquisiti, aggiornata nel 2010. La guida descrive i requisiti minimi per l’organizzazione di procedure di validazione degli apprendimenti acquisiti così come sono stati stabiliti dagli organi competenti. La guida garantisce la qualità e la comparabilità delle procedure; ogni procedura si suddivide in cinque fasi. Da ogni fase risultano dei prodotti sotto forma di documenti che rendono possibile l’accesso alla fase successiva. Tre strumenti indispensabili per la valutazione dei candidati sono il profilo di qualificazione, il profilo di cultura generale e le condizioni di riuscita. Tutti e tre gli strumenti si rifanno all’ordinanza sulla formazione di base. La guida stabilisce inoltre le responsabilità.
Le cinque fasi della procedura di validazione vengono definite come segue:
- La fase «informazione e consulenza» è possibile durante l’intera procedura. Essa comprende informazioni sulle possibilità di farsi attestare le proprie competenze operative professionali e di conseguire un titolo di livello secondario II, nonché sullo svolgimento della procedura di validazione.
- La fase del bilancio rappresenta la base della procedura di validazione degli apprendimenti acquisiti. I candidati individuano, analizzano e documentano in un dossier le proprie competenze operative professionali, le competenze personali e la loro cultura generale.
- La fase della valutazione; i periti del campo professionale e i periti di cultura generale esaminano il dossier congiuntamente. Dopo un colloquio con il candidato elaborano una valutazione, frutto di un approccio complessivo e adeguato a candidati adulti.
- La fase di convalida; l’organo di convalida decide: quali competenze operative professionali e quali requisiti in materia di cultura generale sono stati raggiunti. A tal fine, l’organo di convalida redige un certificato degli apprendimenti acquisiti; quali formazioni complementari o pratica professionale deve ancora svolgere il candidato per ottenere il titolo scelto.
- La fase della certificazione; la certificazione avviene nelle strutture abituali ed è di responsabilità degli organi della formazione professionale di base. L’autorità cantonale competente rilascia il titolo federale.
I partner della formazione come mezzi ausiliari per lo sviluppo corretto della procedura di validazione hanno a disposizione i criteri secondo i quali la Confederazione riconosce le altre procedure di qualificazione. Inoltre vi è un progetto di formazione per i periti.
