La Legge sulla formazione professionale stabilisce un ampio capitolato d'oneri per le parti contraenti. Tutte le parti contraenti – azienda formatrice e persona in formazione (nonché la rappresentanza legale, per lo più i genitori) – hanno sia diritti che doveri in una vera e propria interazione reciproca. L’azienda formatrice non è certo la sola responsabile della formazione ma resta la principale attrice nel sistema della formazione professionale e il luogo di riferimento più importante per la persona in formazione, nonostante la presenza della scuola professionale e dei corsi interaziendali.
Informazione Il formatore deve informare la persona in formazione sui suoi diritti e doveri e tenerla al corrente, nel corso della formazione professionale di base, di tutti i provvedimenti importanti. Il giovane deve conoscere il piano di formazione e deve essere coinvolto nelle decisioni relative alla formazione. Formatore e persona in formazione discutono regolarmente in un colloquio aperto. Ai sensi della Legge sulla formazione professionale del 2004, l'azienda formatrice non è più tenuta a comunicare tre mesi prima del termine del rapporto di tirocinio, se è possibile una continuazione del rapporto di lavoro nell'azienda. Ciononostante la persona in formazione dovrebbe esserne informata quanto prima.
Formazione La formazione professionale in un'azienda formatrice è conforme all'ordinanza sulla formazione professionale di base, nella quale sono stabiliti contenuti e obiettivi. Il formatore procede sistematicamente, avendo a disposizione mezzi ausiliari quali il piano di formazione (a seconda della professionale anche il programma di formazione per le aziende formatrici o la guida metodica tipo), e provvede a fornire una formazione professionalmente competente e comprensibile. Esso bada a un buon coordinamento della formazione pratica con i piani di formazione della scuola professionale e dei corsi interaziendali.
Responsabilità della formazione La responsabilità della formazione, in linea di principio, prevede anche un mandato educativo. In primo piano si pone il continuo dialogo. Il formatore accompagna la persona in formazione seguendo il suo sviluppo. Un metodo che si è dimostrato valido è che la persona in formazione rediga una documentazione dell'apprendimento. Questo lo si raccomanda anche se non prescritto dall'ordinanza sulla formazione professionale di base. Infine il formatore è tenuto ad accertare che la persona in formazione frequenti tutti i corsi interaziendali obbligatori e tutte le lezioni obbligatorie alla scuola professionale.
Protezione dei lavoratori Non si tratta in questo caso di particolari disposizioni di protezione in un rapporto di tirocinio, bensì di disposizioni che proteggono i lavoratori in generale e i giovani in particolare e che nel rapporto di tirocinio vanno sempre osservate. Nella conclusione di un contratto di tirocinio le seguenti disposizioni assumono fondamentale importanza:
- durata massima del lavoro settimanale;
- durata massima del lavoro giornaliero per i giovani;
- divieto del lavoro notturno e domenicale;
- età minima per lavori pericolosi rispettivamente salvaguardia della moralità. I limiti precisi possono variare a seconda della professione.
Insegnamento alla scuola professionale La formazione scolastica obbligatoria, l'insegnamento di maturità professionale come pure i corsi facoltativi e di sostegno valgono come tempo di lavoro e devono essere concessi dall'azienda formatrice nella misura massima di due giorni a settimana. Il tempo necessario per i corsi interaziendali e l'esame finale non può essere detratto dal salario. Inoltre alla persona in formazione non possono essere addebitate spese di alcun genere (ad es. per corsi interaziendali e tasse scolastiche).
Rapporto di formazione Generalmente il rapporto di formazione viene steso ogni sei mesi e completa i molti colloqui, brevi e lunghi, della vita professionale di tutti i giorni. Il colloquio per il rapporto di formazione non è spontaneo, ma sempre preparato e strutturato. Spesso, accanto alla formazione di base in azienda, viene discussa la pagella della scuola professionale. A questo punto vengono stabiliti gli obiettivi che poi vengono verificati. Per il rapporto di formazione il CSFO mette a disposizione un formulario.
Bilancio della situazione Ai sensi della Legge sulla formazione professionale e della relativa ordinanza (art. 19 LFPr; art. 12 lett. b OFPr), è possibile che siano previsti dei bilanci della situazione. Essi sono stabiliti dalle rispettive ordinanze sulla formazione professionale di base. I bilanci della situazione fungono da riferimento per il proseguimento della formazione. Non sostituiscono il rapporto di formazione. In occasione di un bilancio della situazione le basi di valutazione disponibili dalla pratica professionale e dalla formazione scolastica vengono riassunte in una valutazione globale. In base ai risultati vengono elaborate delle soluzioni come, ad esempio, la riduzione o il prolungamento della formazione professionale di base, oppure la frequenza di corsi di sostegno.
Documentazione dell'apprendimento La maggior parte delle ordinanze sulla formazione professionale di base prevedono la stesura di una documentazione dell'apprendimento (in precedenza libro di lavoro). È uno strumento per la promozione della formazione in azienda. Nella documentazione dell'apprendimento la persona in formazione annota tutti i lavori fondamentali, le competenze acquisite e le esperienze fatte in azienda. Dalla documentazione dell'apprendimento, il formatore può rilevare i progressi della persona in formazione, l'interesse che dimostra per la professione e l'impegno personale.
Persona in formazione La persona in formazione deve fare del suo meglio per conseguire l'obiettivo di formazione. A questo scopo presta lavoro nell'azienda formatrice, frequenta tutte le lezioni alla scuola professionale e tutti i corsi interaziendali, e, alla fine della formazione professionale di base, sostiene l'esame finale. Per questo si attiene alle disposizioni del formatore e degli altri specialisti in azienda – che le trasmettono una parte della pratica professionale – come pure alle direttive dell'autorità di vigilanza, di fronte alla quale ha l’obbligo di dare informazioni.
Fonte: Manuale per la formazione di base in azienda, CSFO 2013
