3.7.3 Il rapporto dell’apprendimento


La documentazione dell’apprendimento (precedentemente libro di lavoro) è uno strumento per promuovere la formazione aziendale. La maggior parte delle ordinanze sulla formazione professionale di base prescrivono la documentazione dell’apprendimento. Per redigere la documentazione, la persona in formazione deve avere a disposizione il tempo necessario durante l’orario di lavoro.

La parte centrale della documentazione dell’apprendimento è data dai rapporti dell’apprendimento (prima: rapporti di lavoro), nei quali le persone in formazione descrivono regolarmente (almeno una volta al mese) una situazione lavorativa e riflettono sulle competenze a cui hanno dovuto ricorrere in una determinata situazione.

Introduzione accurata Più le indicazioni fornite dai formatori sono precise, meglio procede l’avvio alla stesura dei rapporti dell’apprendimento. La forma, il contenuto e la lunghezza di tali rapporti devono esserechiaramente stabiliti, è inoltre necessario spiegare cosa si intende con «svolgimento del lavoro» e con «osservazioni». Un altro aiuto può esser dato facendo notare quali sono i lavori più adattialla documentazione. Il formatore è tenuto a controllare che la persona in formazione rediga una documentazione corretta e leggibile, che i testi siano scritti in modo comprensibile e che sianoallegati i documenti complementari come disegni, tabelle, foto ecc.

All’inizio, è sempre utile mostrare alla persona in formazione un esempio di documentazione dell’apprendimento e discuterlo con lei. Soprattutto all’inizio della formazione professionale di base vale la pena controllare e commentare regolarmente i rapporti dell’apprendimento. Il rapporto dell’apprendimento non serve solo a documentare lo svolgimento del lavoro, ma consente, inoltre, alla persona in formazione di descrivere le competenze professionali e metodologiche, sociali e personali alle quali è ricorsa in una determinata situazione. Il formulario spinge le persone in formazione a ragionare sui singoli ambiti di competenza, così da farli riflettere sul metodo di lavoro, e quindi a migliorare. Le persone in formazione valutano le proprie competenze una volta alla settimana, in questo modo saranno sempre ben preparate al colloquio sul rapporto di formazione.

Definire delle regole applicabili La fiducia è importante ed è una caratteristica positiva, ma essa non sostituisce il controllo, senza il quale i formatori non saranno in grado a serbare le proprie responsabilità. In particolare all’inizio è auspicabile che il formatore verifichi, anche senza preavviso, se la persona in formazione lavora in modo corretto e affidabile, se ha redatto i rapporti entro i termini prestabiliti; i controlli senza preavviso sono infatti un buon metodo. La valutazione permette ai formatori di capire il modo di lavorare delle persone in formazione e concedere loro così sempre più fiducia. È tuttavia necessario applicare con coerenza le regole pattuite. Le conseguenze del mancato rispetto delle regole devono essere applicabili e conosciute in anticipo. Molti giovani hanno bisogno di indicazioni e limiti chiari.

Seguire Benché nei primi tempi spesso è necessario esercitare una leggera e costante pressione, anche in questo caso vale il principio che una persona, in fin dei conti, impara quello che vuole e quello di cui si sente all’altezza. Volere dipende sempre dal senso e dall’utilità. E ogni tanto è necessario convincere nuovamente le persone in formazione del senso e dell’utilità dell’operato. Dalle persone in formazione bisognerebbe pretendere solo quanto riescono a compiere e a gestire senza essere continuamente sovraccaricate. Nella redazione dei rapporti dell’apprendimento possono presentarsi ostacoli professionali o linguistici, che i formatori devono riconoscere. Per questo serve l’accompagnamento e il sostegno dei formatori. In ambito professionale essi possono essere di grande aiuto, mentre per le difficoltà nell’espressione linguistica può aiutare la frequenza di un corso di sostegno.

Ottimizzare
Oltre allo sviluppo delle capacità professionali, con la documentazione dell’apprendimento viene promossa anche la pratica riflessiva. La riflessione comune sul livello della formazione aiuta a riconoscere le parti trascurate e le lacune, e a rimuovere i difetti qualitativi della formazione professionale di base. Va ricordato che anche il formatore deve saper riconoscere i propri errori, ad esempio se la descrizione dei compiti non è stata fatta in modo chiaro, o se è semplicemente andata dimenticata un’informazione.

Fonte: Manuale per la formazione di base in azienda, CSFO 2013








 

anzeigen
drucken
zurückvorwärts
downloads
powerpoint download
bild download - beste qualit?t
word download