3.7.7 L’analisi personale



L’essere umano, è l’unico essere vivente che secondo le conoscenze di oggi, ha la facoltà di riflettere su sé stesso, ovvero la facoltà di analizzare la propria persona. Lo sviluppo di tale facoltà, varia da individuo a individuo, ma dipende anche dall’esercizio. L’analisi personale ha una funzione fondamentale: grazie ad essa riusciamo a controllare il nostro apprendimento e le nostre azioni.

Analisi personale di una persona in formazioneUn cuoco in formazione ha l’incarico di preparare un piatto di formaggio. Il suo «verbale interno» potrebbe svolgersi nel modo seguente:

L’analisi personale dei giovani con difficoltà d’apprendimento Nei confronti dei giovani con difficoltà di apprendimento, si presume spesso erroneamente di chiedere troppo, chiedendo loro di analizzare le loro stesse azioni. È invece proprio a causa delle loro difficoltà che questi giovani sono stati costretti già molto presto a sviluppare delle strategie per gestire l’apprendimento. Dispongono quindi di un registro interiore di autovalutazione sviluppato almeno quanto quello dei giovani senza difficoltà: l’importante è rendere il giovane consapevole di tale registro e di introdurne l’applicazione. È possibile che le persone con difficoltà di apprendimento possano raggiungere grandi competenze nella tecnica di lavoro e di apprendimento, dato che non è richiesta loro alcuna prestazione di tipo scolastico, ma che è valutato il loro comportamento. È stato dimostrato che l’analisi personale può portare a un comportamento migliore nel lavoro. Per i giovani che seguono una formazione biennale o corsi di sostegno, esistono dei formulari relativi alla pianificazione e al controllo dell’apprendimento.

L’analisi personale dei formatori Anche i formatori dovrebbero ripensare regolarmente alle attività svolte e chiedersi quali tappe della formazione sono state svolte bene e quali meno. I formatori dovrebbero riflettere sul ruolo che hanno avuto loro stessi nella realizzazione di prestazioni delle persone in formazione, sui loro punti forti e sui loro punti deboli, sulle diverse strategie in generale ma anche su quelle che aiutano a evitare le difficoltà e le cose meno gradevoli, e sul loro comportamento nei confronti della persona in formazione.

Ecco un esempio di un verbale interno di un formatore professionale. Si tratta di un portinaio che sorveglia il lavoro di pulizia di una persona in formazione:


Fonte: Manuale per la formazione di base in azienda, CSFO 2013







 

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