Dal 1997, il panorama universitario svizzero conosce un sistema duale composto da:
- le scuole universitarie (università cantonali e scuole
politecniche federali) e - le scuole universitarie professionali (che comprendono anche
le alte scuole pedagogiche).
Negli anni ‘90, con le scuole universitarie professionali, è sorto un nuovo tipo di scuola universitaria. La riforma si era riproposta di dare nuovi impulsi all’economia e di valorizzare l’efficiente sistema svizzero della formazione professionale, collegandolo al livello terziario A. Le attuali scuole universitarie professionali derivano dalle precedenti scuole specializzate superiori (STS, SSQEA, scuole superiori di arti applicate), parte delle quali è stata integrata nel 1998 nelle nuove scuole universitarie professionali.
Le SUP propongono cicli di studio interdisciplinari e orientati alla pratica, che destano grande interesse tra studenti e datori di lavoro e portano all’ottenimento di un titolo bachelor riconosciuto a livello federale. Dal 2008 le scuole universitarie professionali propongono anche programmi master consecutivi che trasmettono agli studenti conoscenze approfondite e specialistiche, preparandoli al conseguimento di un diploma di qualificazione professionale.
Le scuole universitarie professionali forniscono importanti contributi alla promozione delle innovazioni e al trasferimento di conoscenze. Formano sia i quadri sia le giovani leve e si impegnano nel campo della ricerca applicata e dello sviluppo, assumendo la funzione di ponte fra scienza, economia e società nell'ambito dell'innovazione.
Confederazione e Cantoni controllano congiuntamente il sistema delle scuole universitarie professionali. Essi provvedono a mantenere elevata la qualità dell'insegnamento e della ricerca e a creare condizioni quadro ottimali per lo sviluppo. Fra le attuali sfide nel campo delle scuole universitarie professionali vi sono la continuazione della riforma di Bologna, la collocazione delle scuole universitarie professionali nel panorama universitario della Svizzera e nel contesto internazionale, l'ampliamento della ricerca applicata e dello sviluppo, e il potenziamento dei legami con università e politecnici.
Mandato
Le SUP propongono formazioni di livello superiore equivalenti a quelle offerte dalle università, da cui si differenziano per il loro orientamento alla pratica. Il mandato di prestazione delle scuole universitarie professionali, sancito dalla legislazione, comprende curricoli di studio che portano al conseguimento di diplomi, formazione continua, ricerca applicata e sviluppo, servizi.
Le scuole universitarie professionali (SUP) offrono un ampio ventaglio di corsi di formazione e formazione continua nei settori tecnica, economia, design, salute, lavoro sociale e arte. I cicli di studio sono riconosciuti a livello federale e strutturati secondo il sistema bachelor e master. Una delle principali offerte formative delle SUP è costituita dai bachelor, diplomi che abilitano all’esercizio della professione e permettono un ingresso diretto nel mondo del lavoro.
I Cantoni sono i promotori delle scuole universitarie professionali e si fanno carico di due terzi dei costi. La Confederazione e i Cantoni provvedono congiuntamente alla gestione e al finanziamento delle scuole universitarie professionali secondo criteri di efficienza e lungimiranza e definiscono di comune accordo le basi per la pianificazione.
Dal 2005 la Confederazione ha la competenza di disciplinare anche la formazione professionale universitaria del settore sanitario, sociale e artistico, prima di competenza cantonale. Questi curricoli si aggiungono a quelli finora offerti nei settori della tecnica, dell'economia e del design. Il sistema delle scuole universitarie professionali comprende inoltre le alte scuole pedagogiche, di competenza cantonale.
Riconoscimento internazionale
Il riconoscimento internazionale dei diplomi delle scuole universitarie professionali svizzere avviene in tre modi diversi:
- riconoscimento professionale in base agli accordi bilaterali tra la Svizzera e l’Unione europea UE (libera circolazione delle persone);
- riconoscimento settoriale internazionale delle qualifiche professionali a livello delle associazioni riconosciute dalle autorità europee;
- riconoscimento universitario tramite gli accordi bilaterali con alcuni stati membri dell’UE (Austria, Francia, Germania e Italia).
Fonte: Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione
