Le soluzioni transitorie fungono da ponte tra scuola e professione. I motivi che spingono a scegliere una soluzione transitoria possono essere di natura molto diversa. Alcune professioni richiedono delle competenze specifiche che devono essere apprese dopo la scuola dell'obbligo. In altri casi sono gli stessi giovani a non essere ancora pronti o abbastanza maturi per affrontare una formazione professionale di base o ad avere una preparazione scolastica insufficiente. Molti ricorrono invece alle soluzioni transitorie perché non trovano un posto di tirocinio.
Condizioni generali Optare per una soluzione transitoria può rivelarsi problematico se ciò avviene senza un motivo particolare. Prima di scegliere una soluzione transitoria bisogna considerare i seguenti punti:
- se possibile i giovani dovrebbero sempre venir integrati in una formazione professionale di base regolare, se necessario, con un sostegno supplementare;
- per questo è indispensabile che le aziende formatrici siano disponibili a formare giovani che hanno appena finito le scuole dell'obbligo e che, in alcuni casi, non sono ancora molto maturi;
- le offerte transitorie preparano a una formazione professionale e non dovrebbero mai fungere da passatempo per i giovani che non riescono a decidersi sulla professione da seguire;
- nelle aziende formatrici e nelle scuole professionali bisogna dimostrare maggiore comprensione e sensibilità per la situazione dei giovani che presentano problemi di vario genere.
Provvedimenti per iniziare meglio la formazione professionale di base In Svizzera, a metà degli anni 90, il numero di giovani con difficoltà a trovare un posto di formazione ha cominciato a crescere. In quel periodo sono stati presi diversi provvedimenti che hanno migliorato la promozione e l'ampliamento delle offerte di formazione concependo delle soluzioni per i giovani senza posto di tirocinio ai sensi della Legge sulla formazione professionale (LFPr; in vigore dal 2004). Le soluzioni transitorie, pubbliche e gratuite, in genere, sono regolamentate dagli uffici della formazione, del lavoro e dalla relativa legislazione.
Nel 2010, il 14,5% dei giovani ha optato per una soluzione transitoria Dal 2000 il numero dei giovani che non trova un posto di formazione scolastica o professionale dopo le scuole dell'obbligo o dopo aver interrotto una formazione è in aumento. Circa tre quarti dei giovani che escono dalle scuole dell'obbligo passano direttamente a un posto di formazione scolastica o professionale. Gran parte dei rimanenti sceglie invece una soluzione transitoria, di solito organizzata dalla formazione professionale. Le soluzioni transitorie organizzate dall'assicurazione contro la disoccupazione (i cosiddetti semestri di motivazione) sono in genere destinati ai giovani che hanno terminato le scuole dell'obbligo da più di un anno.
Alcuni si perdono nella transizione Nonostante le offerte transitorie, sono tra i 2'000 e i 2'500 i giovani che ogni anno non riescono a passare al livello secondario II o non trovano un aggancio stabile al mondo del lavoro. Queste persone sono a forte rischio di dipendere, periodicamente o a tempo indeterminato, dalle prestazioni assistenziali dei sistemi di sicurezza sociale. La percentuale di questi giovani corrisponde circa al 3% di tutti coloro che terminano le scuole dell'obbligo.
Il rischio di un inizio problematico e discontinuo tocca soprattutto i giovani con uno scarso rendimento scolastico e quelli cresciuti in un contesto di immigrazione. Oltre a queste caratteristiche si sa ben poco, manca soprattutto la prospettiva dei giovani stessi; non sappiamo come questi valutino il peso che grava su di loro, non conosciamo la logica delle loro azioni né le strategie che adottano per superare le difficoltà.
- Fonti:
- Egger, Dreher & Partner AG: Vertiefungsstudie Bildungsangebote im Übergang von der obligatorischen Schule in die Berufsbildung, April 2007. Erstellt im Auftrag des BBT.
- Müller Brigitte, Motivationssemester – ein Angebot für Jugendliche im Übergang in Berufsbildung und Arbeitsmarkt. Hrsg. Institut für Kinder- und Jugendhilfe, Basel, Februar 2007.
- www.sefri.admin.ch
- www.ch-semo.ch